
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Italia
Anno: 2013
Durata: 125 min
Rapporto: 2,35:1
Genere: thriller, drammatico, sentimentale
Regia: Giuseppe Tornatore
Soggetto: Giuseppe Tornatore
Sceneggiatura: Giuseppe Tornatore
Produttore: Isabella Cocuzza, Arturo Paglia, Marco Patrizi (produttore associato)
Vi è mai capitato di vedere offuscate le vostre capacità intuitive, gestionali, che avete maturato con studi ed esperienza in campo lavorativo, innamorandovi di una donna della quale non sapete proprio nulla? Capaci di distinguere il falso dal vero, l’instabile dallo stabile, il dannoso dal genuino, vi ritrovate davanti l’anima femminile che inconsapevolmente avete deciso di amare. Improvvisamente spinti solo ed esclusivamente dalla curiosità e dall’attrazione verso quest’ultima diventate incapaci di accettare che la natura umana possa possedere diverse sfaccettature.
Succede a Virgil Oldman (Geoffrey Rush), battitore d’aste, quando il regista italiano Giuseppe Tornatore decide di fargli conoscere una donna di nome Claire (Sylvia Hoeks) che soffre di agorafobia, la paura incontrollata che impedisce di frequentare luoghi aperti e affollati.
Virgil è un uomo incuriosito dal mondo femminile senza, però, riuscire a viverlo se non attraverso la propria collezione segreta di quadri, di enorme valore economico, raffiguranti volti di donne. Il battitore viene rapito dagli ambigui atteggiamenti della ragazza che incarica lo stesso di fare una stima dei beni all’interno della villa dove vive isolata. La curiosità presto diventa ossessione e amore verso la misteriosa donna che sembra aiutare entrambi ad uscire dalle loro oscure abitudini, un po’ come succede ad Elisa e la creatura anfibia nel film “La forma dell’acqua”, ma il romanticismo di Guillermo Del Toro non trova riscontro con il realismo di Tornatore che preferisce sottolineare le infinite sfumature in ognuno di noi, come allo stesso tempo possa essere presente bene e male. Il regista prende in mano il martelletto dell’asta che segnerà la vita di un uomo che si ritroverà ad essere cliente, suo malgrado, acquistando il quadro contenente la sua anima ad prezzo inaspettatamente alto.
Impegnarsi, rischiare, studiare solo ed esclusivamente per ambizioni lavorative vuol dire non solo godersi a pieno un solo vagone dei tanti di quel treno che è la vita, ma allo stesso tempo non essere capaci di affrontare nel miglior dei modi le avversità e le bellezze che il treno nella sua totalità ci offre.
Anch’io ho recensito questo film: https://wwayne.wordpress.com/2013/09/03/la-migliore-offerta/. Sei d’accordo con ciò che ho scritto?
Hai colto nel segno, niente di più vero…
Complimenti per quello che hai scritto 😁
Un consiglio solo, dovresti svelare meno del film per creare più curiosità in chi legge💪💪
Satò
Questo post l’ho scritto 5 anni fa, quindi la mia inesperienza di allora mi ha portato a commettere quell’errore: se leggi i miei post più recenti, ti accorgerai che ho imparato a svelare molto meno sulla trama dei film di cui parlo. Ti ringrazio comunque per il consiglio, per i complimenti e per avermi risposto. Ora mi iscrivo al tuo blog! 🙂
Di niente figurati😁 solo cosi riusciremo a crescere 💪 sono contento che inizierai a seguire il blog vedrai ci sono tante cose carine e interessanti.
Leggerò senz’altro gli altri tuoi operati, a presto 😁